Viaggiare in aereo ai tempi del covid 19
Last Updated on 9 Agosto 2020 by Simona Viaggia Come Il Vento
Viaggiare in aereo ai tempi del covid 19. Quanti di noi si sono posti il problema con l’avvicinarsi delle ferie estive? Se devo essere del tutto sincera quest’anno avrei evitato del tutto qualsiasi mezzo che mi tenesse in un luogo chiuso con altra gente.
Ma il mio George è sardo e vive e lavora in Sardegna e così non avevo scelta. E poi questo famoso ricongiungimento non poteva più aspettare. Non so se ci rendiamo conto ma non ci vediamo da febbraio!!
Sto parlando al presente se avete notato. Sì, perché questo post lo sto scrivendo live/ leggera differita dall’aeroporto di Bari e di Olbia. Insomma vi riporterò quasi in diretta l’esperienza di viaggiare in aereo ai tempi del covid.
Viaggiare in aereo ai tempi del covid: l’arrivo in aeroporto
All’entrata dell’aeroporto alcuni addetti vi misureranno la temperatura con i termoscanner. Non so voi mai io entro sempre in ansia in questo particolare momento. La febbre è diventata un incubo per molti di noi in questi tempi. Per fortuna il termoscanner mi dà l’ok. Temperatura normale, fiuhhhhhh.
Il controllo della temperatura all’ingresso è uno dei motivi per cui vi conviene giungere in aeroporto calcolando i tempi di una eventuale coda. Ho un aereo al mattino e al mio arrivo alle 7.45 c’è già una discreta fila.
Le misure anti covid in aeroporto
È il 9 agosto, la settimana clou delle ferie estive. Ai banchi check-in delle low cost c’è una bella fila. Distanziamento sociale questo sconosciuto, ve lo dico subito. Motivo per cui ho preferito volare con il bagaglio a mano per evitare possibili assembramenti.
Il controllo delle valigie sul nastro è abbastanza agevole. Ci distribuiscono su più file in modo da evitare l’affollamento. In pochi minuti sono al di là del security control. Inutile dirvi che, nonostante sia la settimana che dà il via alle ferie, l’aeroporto non sembra avere l’afflusso dei bei vecchi tempi.
All’interno dell’aeroporto le sedute sono state riorganizzate in modo da garantire il distanziamento. Le sedie su cui é vietato sedersi sono solitamente quelle centrali e riportano un adesivo in italiano ed inglese.
Capitolo mascherina. Almeno per quella che è l’esperienza che sto vivendo io all’aeroporto di Bari, non ci sono addetti alla sicurezza a controllare che sia indossata o indossata correttamente. La maggior parte dei passeggeri però la porta come da disposizioni e questo mi rincuora.
Ovviamente non possono mancare gli highlander ed i refrattari alle regole che ritengono di non doverla indossare o che sentono un improvviso cedimento del mento e lo devono reggere con l’unico dispositivo che sembri porre rimedio alla forza di gravità.
Ho proprio nell’area del mio gate alcuni di questi incredibili soggetti e spero che sull’aereo non tocchi proprio a me averli come vicini. Di tanto in tanto un messaggio all’altoparlante ricorda di indossare correttamente i dispositivi. Messaggio che lascia i nostri indomiti eroi del tutto indifferenti.
Viaggiare in aereo ai tempi del covid: in aereo
Naturalmente riporto la mia personale esperienza con la compagnia con cui ho volato: Volotea. Malgrado il cambio degli orari che mi ha scombussolato un po’ il viaggio, l’esperienza di volo ha fatto calare notevolmente la mia ansia da aereo in tempo di covid. O perlomeno nel caso di questo volo.
Il velivolo è nuovo ed ovviamente dotato del filtri hepa per il ricambio dell’aria. Gli inviti ad indossare la maschera e ad igienizzare le mani sono riportati nei messaggi presenti sulla parte alta dei sedili di fronte a me.
In caso di necessità della toilette, occorre chiamare hostess o steward tramite il pulsante luminoso posto sopra al proprio sedile. Sono loro a regolare il traffico verso le toilette. Parola d’ordine evitare assembramenti nella zona delle toilette.
Le nuove norme hanno reso possibile un miracolo inimmaginabile: lo stop agli incessanti messaggi promozionali che sono soliti ammorbare i viaggi con le low cost. Niente cibi o bevande, vendita prodotti duty free e lotterie.
Le hostess chiudono l’occhio su qualche naso che di tanto in tanto spunta fuori dalla mascherina ma per il resto volo assolutamente disciplinato.
Lo sbarco
Last but not least, lo sbarco dall’aereo. Addio a passeggeri che si alzano e si accalcano per scendere. Chi l’avrebbe mai detto che il covid avrebbe portato un po’ di civiltà? I passeggeri vengono fatti scendere a blocchi di file. Da uno a cinque ed a seguire. Stessa cosa per le file di dietro nel caso di apertura anche del portello posteriore.
Il terminal, almeno nel mio caso, viene raggiunto con i soliti autobus. Non posso dire che il distanziamento di un metro sia garantito ma siamo meno ammassati del solito.
Una volta giunti nel terminal, almeno per quanto concerne la mia esperienza all’aeroporto di Olbia, c’è un ultimo controllo temperatura poco prima dell’uscita dalla zona arrivi. Con mia grande sorpresa non mi viene richiesta alcuna autocertificazione, sebbene l’ingresso in Sardegna sia possibile solo con la registrazione su Sardegna Sicura.
Ora mi aspetta un viaggio in autobus per raggiungere Cala Gonone. Anche quella dell’autobus è un’esperienza nuova ai tempi del covid. Chissà come andrà!
Raccontatemi la vostra esperienza di viaggio in aereo in questo periodo di incertezza. Avete superato le vostre ansie (se mai ne aveste avute)?
Che roba, veramente ci voleva un virus per disciplinare il caos e l’inciviltà dello sbarco! E lo “sbraco”(permettimi il gioco di anagramma) invece era del tutto prevedibile, è stato un brutto crescendo dall’inizio dell’apertura ma è solo colpa nostra, con chi ce la vogliamo prendere…
Io dovrò aspettare gli inizi di settembre per vedere la situazione all’aeroporto di Napoli, tra l’altro mi sono vista nuovamente cancellare il volo di andata e ho dovuto spostare a cascata tutte le prenotazioni chep***e! 🙁 Se da un lato sento la mancanza anche dei noiosi controlli, dall’altro invece mi sta quasi passando la voglia…
Mi fa piacere per il ricongiungimento con il tuo George, finalmente un po’ di spensieratezza dopo un lungo brutto periodo! Divertitevi Simona, mando un grande abbraccio a entrambi! 🙂
Nooo, ma davvero già hanno cancellato per settembre?? Io ho avuto il timore fino all’ultimo visto che mi hanno cambiato l’orario dei voli e continuavano a cancellare quelli per la Sardegna. Ad ogni mail Volotea mi prendeva l’ansia. Immagino sia per te lo stesso. Finalmente vedo George ❤️❤️❤️❤️
Grazie Daniela cara. Auguro anche a te di poter vivere presto un po’ di serenità.
Un grande abbraccio
No, non l’ho superata tant’è che ancora non ho preso un areo post lockdown. Leggerti mi aiuta a considerare la cosa e a pensare che, pian piano, occorre ricominciare a viaggiare. Con nuove consapevolezze, ma bisogna. Fare i conti con questa nuova realtà.
Cara Benedetta, ti rispondo tardissimo ahimè. Scusami. Sì, pian piano occorre ricominciare a viaggiare. Dovremmo tutti farlo con nuove consapevolezze per stare tranquilli tutti. Le notizie attuali sfortunatamente ci dicono il contrario. Peccato, stiamo perdendo un’occasione
E’ un po’ come me l’aspettavo, ma in generale direi bene. Almeno si viaggia, ci si ricongiunge con gli affetti e soprattutto non sapevo della registrazione, non mi ero ancora documentato. Grazie per la tua esperienza.
Ciao Fabio, scusami per la risposta tardiva. Dobbiamo provare a viaggiare ma dobbiamo farlo bene e tutti. Buona Sardegna!
Ciao SImo!
Sinceramente pensavo peggio come controlli e procedure ma insomma, mi sembra sia il tutto abbastanza agevole. Purtroppo non ho avuto l’occasione di prendere un volo al momento ma la mia paura come tu be sai non è il covid, piuttosto la possibilità di cancellazione da un giorno all’altro del volo. senza possibilità di rimborso. non mi sembra così tragica e vedo che ce l’hai vatta! 🙂
Ecco, considerando che oggi la Turkish Airlines mi ha cancellato/posticipato il volo in Turchia (dopo aver cambiato per settimane gli orari dei voli interni) be’ ti posso dire che ad oggi forse è quella la paura più grossa!
Userò l’aereo a breve per il Portogallo! Chissà come andrà!
Speriamo bene 😀
Credevo andassi in Sardegna a settembre. Cambiato piani?
L’idea era inizialmente di andare a giugno, poi però ho scelto la Maremma per sicurezza e anche per un costo minore. Ho pensato di spostarla a settembre, però mi è venuta voglia di uscire dall’Italia, dopo un’estate passata tra Toscana, Piemonte e Valle d’Aosta! 🙂
Grazie per l’articolo. Leggendolo però, mi viene tanta nostalgia di quelli che erano i tempi passati, quando si poteva viaggiare normlamente e quando tutto era facile. Ecco come questo virus debba forse farci riflettere sul senso delle piccole grandi cose…un abbraccio
Sì, la nostalgia per i tempi passati è tanta. L’anno scorso ho viaggiato molto mentre quest’anno ho preferito rinunciare. Speriamo in tempi migliori!
Un abbraccio
Un abbraccio a te…ma stando alle notizie degli ultimi giorni, la situazione diventa sempre più sconfortante…che Dio ci assista!
Che Dio ci assista sì! Ne abbiamo bisogno