Lubecca, la regina del Baltico. Cosa vedere in un giorno
Last Updated on 26 Gennaio 2022 by Simona Viaggia Come Il Vento
Lubecca l’ho fortemente voluta come parte del nostro viaggio nel nord della Germania. A spingermi non soltanto l’idea un po’ romantica del freddo e del Baltico in tempesta sferzato dal vento, ma anche i miei studi di Germanistica. Sì perché Lubecca è la città dove è nato e cresciuto Thomas Mann, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita Günter Grass.
Ma non vorrei aver terrorizzato i più freddolosi dipingendo uno scenario tempestoso. Tranquilli, il Mar Baltico nei mesi estivi è un’apprezzata e soleggiata località turistica dagli estesi litorali di sabbia bianca impreziositi dal tocco vintage delle caratteristiche ceste da spiaggia, gli Strandkörbe. È solo che io, come da mia abitudine, ho preferito godermelo in inverno.
Lubecca, la Regina del Baltico
Regina del Baltico Lubecca lo è stata per davvero nel Medioevo. La sua posizione strategica la rendeva il punto di passaggio perfetto per la circolazione delle merci tra Mare del Nord e Baltico. Fu grazie ad alcune strategie commerciali, come la libertà di transito per i mercanti del Nord Europa e la coniazione di una moneta, che Lubecca prosperò fino a diventare capitale della Lega Anseatica, la più grande lega di mercanti.
Il centro storico, nucleo antico della città, dal 1987 è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Passeggiando tra le sue stradine medievali sormontate da chiese gotiche ed imponenti campanili o lungo il Trave percepirete tutto il fascino e la magia del passato.
Sì, perché a Lubecca nel centro storico il tempo sembra essersi fermato ed il suo passato di città mercantile si sente tutto. Sembra di vederli i marinai affollare le banchine e le locande mentre raccontano di avventure in terre lontane. Di Lubecca ne sono rimasta stregata e non vi nascondo che ha scalzato dal mio cuore Brema, altra splendida città di cui vi parlerò in seguito.
Pronti a scoprire con me le bellezze della regina del Baltico?
Dann los, come direbbero i tedeschi!
Cosa vedere a Lubecca
L’Holstertor
La Porta di Holster, probabilmente uno dei luoghi più fotografati di Lubecca, segna l’ingresso nel centro storico per chiunque arrivi in città con il treno.
Maestosa con le sue spesse mura in mattoncini rossi e neri e le due guglie scure, che conferiscono a questa costruzione tardo gotica un aspetto quasi cupo ed austero, l’Holstertor è un sontuoso accesso alla città mercantile.
La facciata occidentale è sormontata da un’iscrizione in latino Concordia Domi Foris Pax (concordia in casa, pace fuori) in caratteri dorati. Astuta mossa diplomatica dei suoi amministratori per evitare conflitti militari? Considerando che i 30 cannoni che si trovavano lungo le feritoie della porta non hanno mai sparato, si potrebbe proprio dire di sì!
L’Holstertor, la cui costruzione risale al XV secolo, faceva parte di un complesso sistema di fortificazioni medievali che a metà del XIX secolo fu demolito per lasciare il posto alla costruzione della ferrovia. Solo la Porta di Holster si salvò anche se si dovette ricorrere più volte ad opere di restauro in quanto continuava ad affondare nel terreno paludoso.
Ancora oggi, se osservate con attenzione, noterete le sue torri laterali pendere verso l’interno.
Dal 1950 l’Holstertor ospita il museo di storia locale che ripercorre lo sviluppo di Lubecca a partire dal Medioevo e l’esposizione The Power of Trade che si sviluppa in 7 sale e che conduce il visitatore nella storia della regina del Baltico.
La città vecchia
Superata l’Holstertor si entra nella città vecchia che è chiusa ad anello dal fiume Trave e dal canale Elba-Trave. L’atmosfera che si respira nel nucleo di Lubecca è ancora quella di una città portuale nonostante i battelli ormeggiati lungo il fiume le conferiscano un ingannevole aspetto turistico. Passeggiando lungo l’Untertrave, come viene chiamato il corso del Trave a nord dell’Holstertor, vi imbatterete infatti in magazzini in mattoncini rossi, gru e velieri sentendo tutto il glorioso passato mercantile della regina del Baltico.
La Marienkirche
Il profilo della città vecchia è disegnato da torri e da cinque storiche chiese. Tra queste spicca la Marienkirche con le sue forme gotiche ed i laterizi rossi, le cui torri svettano in alto per 120 metri disegnando lo skyline di Lubecca.
È considerata la chiesa madre del gotico baltico avendo ispirato la costruzione di almeno 70 chiese in questo stile nell’area baltica.
La basilica ha tre navate ed al suo interno ci sono ben 19 cappelle. Pilastri in granito, volte a stella, altari gotici dorati. Ospita la volta in mattoni più alta del mondo.
Fu seriamente danneggiata la domenica delle Palme del 1942 da un raid aereo per poi essere riportata al suo antico splendore dopo la guerra.
Una leggenda racconta che durante la sua edificazione agli operai fece visita il diavolo. Era curioso di sapere cosa stessero costruendo. Troppo impauriti per dirgli che stavano lavorando ad una chiesa, risposero che si trattava di una grande taverna. La notizia fece felicissimo il diavolo che decise di aiutare gli operai, convinto di poter conquistare così le anime dannate dei futuri ubriachi.
Quando la chiesa fu quasi finita, resosi conto dell’inganno, adirato prese una grossa pietra per distruggere tutto ma uno degli operai lo fermò promettendogli di costruire una taverna proprio di fronte alla chiesa. Così il diavolo lasciò il masso e risparmiò la basilica. Oggi un piccolo diavoletto in bronzo saluta i visitatori.
Il Municipio
Tra i municipi tedeschi finora visti il Lübecker Rathaus è senza dubbio il più bello. In una città in cui a dominare sono i laterizi rossi, questo edificio si distingue per il colore scuro dei suoi mattoni fatti di cenere e sangue di bue, le torricelle e gli oculi per il passaggio del vento.
Ma non è solo il suo colore a rendere affascinante il municipio. Sono le tracce di stili diversi riconducibili a periodi diversi di costruzione a rendere questo edificio un unicum. Residui di romanico, poi un’esplosione di gotico con volti a botta, portici con arcate a scudo ed infine pilastri di granito rinascimentali e finestre a bovindo. Gli ambienti del municipio erano utilizzati in parte per accogliere le sedute del consiglio ed in parte per accogliere le botteghe degli orafi e dei venditori di stoffe.
Nel periodo dei mercatini di Natale, la piazza del municipio si anima delle classiche casette di legno natalizie diventando un palcoscenico festoso mentre con i cantori, i musicanti ed i giullari il tuffo in atmosfere medievali è garantito.
La Casa dei Buddenbrook
All’inizio di questo articolo vi avevo parlato di un altro dei motivi che rendevano Lubecca la destinazione principe del nostro viaggio nella Germania del Nord, ovvero i fratelli Mann.
Dovete sapere che accanto alla Marienkirche, nella Mengstrasse 4, c’è la Casa dei Buddenbrook con la sua facciata rococò che a partire dalla metà del 1800 è appartenuta alla famiglia Mann.
Proprio in questa residenza Thomas Mann ha ambientato la saga dei Buddenbrook, la storia della progressiva decadenza di un’agiata famiglia mercantile di Lubecca.
Oggi ospita un museo letterario in cui il grande romanzo di Thomas Mann diventa realtà. Tuttavia, siccome sono particolarmente fortunella, l’ingresso in questo mondo letterario non mi è stato possibile. Proprio pochi giorni prima del mio arrivo sono cominciati dei lunghi lavori di ristrutturazione. Per un po’ non potrete visitarla nemmeno voi, miei cari amici che progettate di scoprire Lubecca, perché tali lavori andranno avanti fino al 2023.
Cosa fare a Lubecca
Girare per vicoli e cortili nel centro storico
Una delle particolarità della Regina del Baltico è quella di avere una rete urbanistica medievale in cui ancora oggi sopravvivono almeno 90 tra vicoli e cortili del XV secolo. Sono i Gänge e gli Höfe di Lubecca che oggi fanno parte, come tutto il centro storico, del Patrimonio Unesco. Difficilmente troverete angoli più romantici nella città.
Oggi è possibile passeggiare liberamente in molti di questi e se volete saperne di più e carpire storie ed aneddoti su di essi potete partecipare anche a tour dei cortili e dei vicoli.
La loro origine è legata allo sviluppo commerciale di Lubecca. L’aumento della popolazione all’interno delle mura rese la situazione degli alloggi drammatica. I mercanti ed i ricchi borghesi, fiutata la possibilità di fare grandi profitti, decisero di ricavare abitazioni nei cortili delle proprie case.
Fu così che sorsero decine e decine di piccole casette ammassate tra di loro sul retro delle proprietà. Erano chiamate Buden ed avevano una superficie di 15-18 metri. Erano spazi angusti, senza finestre e senza bagno in cui viveva ammassato un numero indefinito di persone. C’era solo un caminetto per riscaldare l’ambiente, mentre per i bisogni si utilizzava un pozzo nero in comune nel cortile. Vi si accedeva attraverso stretti e bassi corridoi.
Oggi molte case sono state restaurate con cura. Le facciate sono ricoperte d’edera e le panchine di legno davanti agli ingressi tra ortensie e margherite creano delle piccole oasi di relax all’interno della città. La maggior parte dei corridoi e dei cortili sono aperti al pubblico anche se di notte molto spesso vengono chiusi.
Nell’entrarvi è sempre bene portare rispetto per i suoi abitanti.
Fermarsi al Café Niederegger
Il Café Niederegger è un pezzo di storia della città. Fondata nel 1806 dal pasticciere George Niederegger, questa pasticceria ha dato fama in questi due secoli alla città di Lubecca, tanto da renderla non solo la regina del Baltico ma anche il regno del marzapane.
La ricetta del Niederreger, come nella migliore tradizione, è ancora segreta. Quello che si sa è che alle mandorle ed allo zucchero viene aggiunta una speciale acqua di rose.
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Durante il vostro giro per la città prendetevi un po’ di tempo per rilassarvi in questa istituzione cittadina e provate la famosa torta di nocciole e marzapane. Non dimenticate di portare a casa come souvenir i classici del Niederreger: un cuore di marzapane racchiuso da cioccolato fondente.
Passeggiare al tramonto An der Obertrave
A pochi minuti a piedi dal centro storico si trova un angolo di città che sa di idillio. È l’An der Obertrave, la strada che costeggia il fiume Trave per circa 700 metri nel sudovest dell’isolotto entro cui è racchiuso il centro storico. A segnarne l’inizio sono gli storici Salzspeicher, i Magazzini del Sale, costruiti tra il XVI ed il XVII secolo.
Questi sei edifici in mattoncini rossi, come nella migliore tradizione del gotico baltico, venivano utilizzati per stoccare il sale proveniente da Lüneburg destinato al mercato della Scandinavia meridionale per la conservazione delle aringhe.
Una chicca per i cinefili: i magazzini sono stati usati come set della dimora a Wisborg del Conte Orlock, il famoso Nosferatu di F.W. Murnau del 1922.
Dopo la seconda guerra mondiale i Salzspeicher caddero in rovina finchè non diventarono sede della casa di moda Heick & Schmaltz che ancora oggi occupa i locali.
Passeggiando lungo l’An der Obertrave avrete la sensazione di immergervi in una oasi di pace rallegrata dai colori delle casette variopinte e da distese di prati. Un’atmosfera quasi surreale se pensate che l’affollato centro storico è solo a pochi metri.
Un grazioso angolo di Lubecca da vivere specialmente al tramonto quando i giochi di colore nel cielo si riflettono nelle acque assieme agli edifici trasformando il Trave in una scenografia di straordinaria bellezza.
Cosa fare a Lubecca
Mangiare alla Schiffergesellschaft
La Schiffergesellschaft è una vera e propria istituzione di Lubecca. In questo storico locale sin dal Medioevo si riunivano le corporazioni dei marinai. Si può ben dire che questo ristorante è parte della storia stessa di Lubecca. Per cinquecento anni infatti le sue sale sono state il luogo di ritrovo dei marinai dopo lunghi viaggi in mare.
Il locale è rimasto pressocchè invariato nei secoli ed in ogni suo angolo si possono trovare testimonianze del passato. Non è certo il ristorante più economico di Lubecca ma è un luogo intriso di storia. Immaginate quanti racconti di mari in tempesta e terre esotiche si sono uditi tra quelle pareti.
La convivialità è uno degli elementi che lo caratterizzano, esattamente come quando accoglieva i marinai. Non aspettatevi quindi di avere un tavolo tutto per voi a meno che non prenotiate. Ma il mio suggerimento è quello di entrare nello spirito della Schiffergesellaschaft e di prendere posto in una delle lunghe tavolate e di socializzare con gli altri commensali davanti ad una bella birra ed a una zuppa di pesce del nord.
L’atmosfera è chiassosa ed allegra. Le pareti rivestite di legno sormontate da travi in legno scuro, le lanterne marinare ed gli antichi velieri che pendono dal soffitto, le vetrate dipinte con navi nel mezzo di mari in tempesta riescono a ricreare un ambiente che sa di passato. Niente di artificioso però, perchè la Schiffergesellscaft è il museo dei ristoranti! Molti dei pezzi che vi trovate sono d’epoca.
Se non vi basta questo tuffo nel passato, sappiate che si mangia anche bene!
Visitare il Museo Europeo della Lega Anseatica
Se avete scelto Lubecca come meta del vostro viaggio probabilmente è perche siete affascinati dalla storia delle città dell’Hansa.
Per scoprire questo glorioso passato è imprenscindibile la visita dell’Europäisches Hansemuseum, il Museo Europeo della Lega Anseatica, che si trova lungo l’Untertrave nel nord ovest della Città Vecchia.
Al museo si giunge con una piacevole passeggiata lungo l’Untertrave. Un altro angolo di Lubecca che emozionerà i sognatori per le navi storiche ormeggiate lungo la banchina. Quali mari in tempesta avranno solcato? In quali terre lontane saranno approdati?
Il perfetto preludio insomma prima di cominciare il viaggio nella storia dell’Hansa.
Il Museo
Non appena fatto il biglietto scoprirete che il Museo della Lega Anseatica è una mostra multimediale. Il biglietto contiene un microchip che vi dà la possibilità, prima di cominciare la visita, di scegliere un argomento specifico da approfondire nel corso del tour avvicinandolo agli appositi totem.
Un’extra davvero interessante per chi vuole saperne di più su determinati aspetti o acquisire maggiori informazioni. C’è un ma ahimè. Le lingue disponibili sono solo il tedesco, l’inglese, il russo e lo svedese cosa che potrebbe limitare chi ha poca dimestichezza con le lingue o è in viaggio con i bambini. Eppure vi consiglio di non lasciarvi intimorire e di portarci senza pensarci anche i vostri figli perchè amaranno questo museo.
La visita
L’Europäisches Hansemuseum è il più grande museo in Europa dedicato alla storia della Lega Anseatica. Della mostra fanno parte un edificio in cui le linee moderne si sposano con una trama di laterizi rossi, il Convento del Castello ed un’area archeologica.
Il viaggio all’interno del museo ha inizio con un ascensore che introduce il visitatore alla scoperta di Lubecca a partire dai suoi scavi archeologici mostrando nelle mura, colonne e pozzi lo sviluppo nella città nei secoli.
La mostra ripercorre le varie fasi della storia della città con i movimenti dei mercanti in Europa e la conseguente espansione commerciale. Documenti, monete d’oro e d’argento ed oggetti originali raccontano la vita ed il lavoro dei mercanti, la nascita della Lega Anseatica e la sua crescente influenza sulle rotte commerciali.
Ricchi allestimenti portano il visitatore nei più importanti centri diventati avamposti della Lega fuori dai confini tedeschi. Ora si passeggia tra i banconi del mercato di Bruges ricchi di tessuti preziosi e spezie orientali, ora tra i banchi di stoccafissi in un mercato di Bergen.
Nulla di quei secoli è tralasciato, nemmeno gli anni bui della peste che diffonde morte in Europa uccidendo un terzo della popolazione.
L’espansione delle rotte commerciali, con il flusso di merci e la crescita delle città tedesche aumenta anche l’influenza della religione che sfrutta l’allargamento dei mercati per fare attività missionaria. La storia dell’Hansa viene raccontata fino al suo declino quando la concorrenza olandese ed inglese sui mari, le lotte intestine ed i cambiamenti socio politici porta la Lega all’implosione.
Il Monastero del Castello
Il Monastero del Castello si trova a nord della città vecchia in cima ad una collinetta e fa parte del compleasso museale della Lega Anseatica. Si tratta di uno dei complessi monasteriali medievali più importanti del nord della Germania ed è anch’esso Patrimonio dell’Unesco come tutto il centro storico di Lubecca.
Il Burgkloster, costruito nel 1229 laddove sorgeva il castello, era un monastero domenicano dedicato al culto di Maria Maddalena, una figura di rilievo nel Medioevo per la città in quanto le veniva attribuito il merito della vittoria in una battaglia contro i danesi.
La comunità dei frati domenicani era tenuta in grande considerazione a Lubecca, soprattutto perchè erano i confessori ed i salvatori delle anime dei mercanti.
Dopo la Riforma Protestante il convento fu trasformato in un ospizio ma è durante il nazismo che visse il periodo più buio diventando prigione per ebrei e dissidenti. Negli ultimi decenni è stato centro culturale fino a diventare parte integrante del Museo Anseatico.
Nel suo piano superiore infatti si può continuare a seguire la storia dell’Hansa nel suo capitolo finale, quello della caduta.
La parte inferiore invece è occupata dalle stanze dell’ex convento. Nelle celle dei frati si possono ammirare volte insolitamente affrescate e capitelli ed entrare in quella che era la loro quotidianità.
Due delle celle testimoniano il triste passato di prigione durante il nazionalsocialismo.
Perchè visitare Lubecca?
Familiare, raccolta e sincera con quella suggestiva atmosfera medievale che incanta il cuore dei suoi visitatori, Lubecca sa essere un luogo accogliente anche per chi vi trascorre un solo giorno. Varcata la possente Holstentor, con le alte guglie delle chiese gotiche a segnare l’orizzonte e le stradine medievali, incomincia un viaggio indietro nel tempo. Un tempo che sa di mari solcati, marinai e pirati se deciderete di ripercorrere la gloriosa storia della città attraverso il Museo Anseatico. Se poi avete l’opportunità di viverla nel periodo natalizio ne coglierete ancor di più l’aspetto fiabesco.
Con una pittoresca passeggiata al tramonto lungo il Trave ho dato il mio addio, anzi arrivederci (ne sono certa), a Lubecca. Non so come spiegare, se non a causa di un animo romantico in tempesta, il fascino esercitato su di me da questa città.
Come arrivare a Lubecca
Raggiungere Lubecca da Amburgo è molto semplice anche per chi come me si sposta all’estero solo con i mezzi pubblici.
Dalla stazione centrale di Amburgo ogni 30 minuti partono i regionali che in 45 minuti, senza alcun cambio, portano dritti a Lubecca. Potete organizzare il vostro viaggio in assoluta tranquillità attraverso il sito italiano della Deutsche Bahn.
Il costo dei biglietti dei treni tedeschi solitamente è alto ma spesso si possono trovare soluzioni economiche viaggiando in determinate fasce orarie e approfittando delle offerte regionali. In Germania ho viaggiato spesso in treno sfruttando i Quer-durch-Land-Ticket ed i Länder-Ticket. Il mio consiglio è di rivolgervi in biglietteria dove sapranno orientarvi verso la soluzione più conveniente. Ricordate che acquistare presso le macchinette automatiche è un po’ più conveniente che agli sportelli.
Concordia Domi Foris Pax me lo faccio scrivere sullo zerbino davanti alla porta! 😀
Troppo graziosi quei cortili! E i magazzini al tramonto! Grazie per questa bella passeggiata post prandiale, Simona!
Lega Anseatica mi rievoca sempre storie avventurose di mercanti e atmosfere piratesche come quelle che descrivi nella taverna Schiffergesellschaft. Tra l’altro quegli stessi velieri appesi al soffitto li ho visti ovunque anche a Brema, anche nelle sale del Rathaus.
Comprendo benissimo il tuo animo e le motivazioni che ti hanno spinta a visitare Lubecca (e a dirle arrivederci). Ma non è possibile rintanarsi in una strandkörbe per ammirare il mar Baltco in tempesta durante i mesi invernali? È fattibile oppure a quelle latitudini è più facile ingannare il Diavolo con una bugia “costruttiva” 😛
E la nostalgia riparte al galoppo per calpestare con i suoi zoccoli di ferro il nostro cuore sanguinante di ex viaggiatori …
Che voglia di partire! E di visitare ogni angolo di Lubecca. Le piazze, i vicoli, godendo persino del freddo invernale. Ovviamente con una buona dose di dolcetti al marzapane. Bella l’immagine dedicata al ristorante e alla convivialità. Inutile dirti quanto mi manca…
Anche a me Benedetta. Quel piacere di ridere con l’animo leggero chiacchierando con gli amici quasi l’ho dimenticato. E quanta voglia di ripercorrere vicoli e piazze rumorose
Cara Daniela,
quegli Strandkörbe 2 decenni fa li ho vissuti in inverno un po’ più ad est di Lubecca. Tutta rannicchiata e coperta si può fare, specialmente se dopo si affonda il cucchiaio in una zuppa corroborante 🙂
Che offriamo ovviamente anche al diavolo!
Ma quanto ci piacciono certe immagini che sanno di tempesta, cime tempestose e così via?
Ah Daniela quanto sanguina quel cuore!
Un perfetto vademecum per visitare una città che mi ha sempre attirato (insieme a Brema che non vedo l’ora di leggere). Avró un animo romantico e in tempesta anch’io?
Per scoprirlo dovró ripercorrere il tuo cammino e mi auguro possa accadere presto!
Sì Rosalia, anche tu hai un animo romantico in tempesta.Che poi secondo me è quello che anima i viaggiatori.
Mi hai fatto innamorare di questa città con il tuo racconto! So che mi piacerebbe tutto: passeggiare lungo le sue vie, vedere le stanze dove Mann ha ambientato i Buddenbrook, e mangiare alla Schiffergesellschaft. Pensa che prima di arrivare al punto in cui hai nominato Berge, stavo proprio pensando che alcune foto mi hanno fatto tornare in mente la città norvegese della lega anseatica. Quella è un’altra destinazione che adoro per cui immagino che anche per questo motivo mi piacerebbe tantissimo anche Lubecca.
Bergen è un’altra di quelle città che mi piacerebbe visitare. Ho capito che subisco il fascino delle città marinare del nord Europa. Quello sul Baltico è un giro che mi ha affascinata. Mi spiace essermi persa Rostock. Sicuramente una zona in cui mi piacerebbe tornare.
A Lubecca perdonerei il freddo e il vento. E’ una città che mi attira tantissimo, nonostante io non sia un grande appassionato di Germania. Perà già da qualche anno ho in mente un viaggio nelle città anseatiche, tra Amburgo, Brema e Lubecca.
Comunque resta lì, scritto in lista, in attesa di farlo in futuro!
Mi hai fatta tonare indietro…di 15 anni o giù di lì, con il tuo racconto! Era stato un viaggio bellissimo, quello ad Amburgo e Lubecca: mio fratello aveva regalato a noi sorelle il biglietto aereo per Lubecca di lì a qualche mese; noi abbiamo controbattuto regalandone uno anche a lui per la Befana 🙂
Quindi ce ne siamo andati a spasso per questa bellissima e vivibilissima cittadina tedesca felici e contenti come non mai!
Grazie per il tuo racconto
Elena, grazie a te per aver letto!
Adoro quando ci si regala i viaggi. Ed un viaggio con i propri fratelli è un ricordo di felicità che ti porti dietro per sempre
Adesso che le restrizioni si stanno allentando, credo sia l’ora di passare dai viaggi mentali, a quelli reali! Grazie!
Decisamente! Finalmente è arrivato il momento di ritornare a viaggiare!
Già! Finalmente direi! 😉 Buona estate e buon viaggio! Anzi, buoni viaggi! 🙂
Decisamente si 🙂 è ora di goderci un pò di sernità! Si spera!