Malmö, un giorno nella cosmopolita città svedese
Last Updated on 24 Aprile 2022 by Simona Viaggia Come Il Vento
Malmö si fa amare subito. Affascinante e cosmopolita, un blend equilibrato tra passato e moderno. Accogliente ed amichevole per quella che è stata la mia esperienza. E da questo punto di vista, anche Malmö ha confermato le mie impressioni sulla Svezia.
Arrivare nella terza città svedese da Copenhagen è talmente semplice e veloce da renderla la meta ideale per chiunque voglia prendersi un break dalla capitale danese. Poter poi provare l’esperienza di attraversare l’Øresundbron, che non offre mirabolanti attrattive, ma che resta un’incredibile opera ingegneristica che collega la Danimarca alla Svezia, rende stimolante persino il tragitto.
Un salto nella storia di Malmö
L’origine di Malmö è tutta medievale. È nel XIII secolo che la città situata nella contea della Scania conosce un periodo di crescita. Come tutta la regione dell’Øresund, Malmö allora faceva parte della Danimarca. La sua posizione proprio di fronte a Copenhagen la rendeva un porto perfetto per il commercio marittimo, soprattutto quello delle aringhe.
Tra il XVII ed il XVIII secolo la Scania è teatro di guerra tra Danimarca e Svezia e con il trattato di Roskilde Malmö passa sotto la corona svedese.
Di lì vive un periodo di declino perdendo il suo ruolo centrale come città commerciale e diventando una delle tante roccaforti militari.
All’inizio del XIX secolo è uno dei centri industriali svedesi più importanti grazie al settore tessile ed alla cantieristica navale. Purtroppo negli anni ’60 la crisi segna di nuovo la storia di Malmö.
La costruzione del famoso Øresundbron cambia nuovamente il destino di Malmö che oggi è una vivace e multietnica città, attiva soprattutto nel settore tecnologico.
Cosa vedere a Malmö
La Chiesa di Sankt Petri
Se volete fare subito un tuffo in 700 anni di storia allora la vostre prima tappa a Malmö è la chiesa di San Pietro che non è solo il luogo di culto più antico ma anche l’edificio in laterizi più longevo della città. Ancora una volta, come accade spesso, è la sua torre di 105 metri a delineare lo skyline della città. La vediamo subito mentre ci inoltriamo verso il centro storico.
Lo stile della Chiesa di San Pietro rimanda a quello della Marienkirche di Lubecca, considerata la chiesa madre del gotico baltico. Se siete stati nella città anseatica come me, ne percepirete subito l’influenza.
Al suo interno colpisce il contrasto tra il rigore e l’armonia del bianco che colora le alte volte e la sontuosità della pala posta alle spalle dell’altare, del pulpito e degli epitaffi.
Il retablo ligneo a quattro livelli, uno dei più grandi del nord Europa, raffigura nella parte più bassa l’ultima cena e salendo verso l’alto la crocifissione ed infine la resurrezione.
Il bianco che domina l’interno è rotto nella Cappella di Krämare da magnifici affreschi del tardo medioevo. Gli unici sopravvissuti al restauro post Riforma.
Grifoni, foglie e rampicanti ornano le volte incorniciando le figure di San Pietro e San Paolo.
Il pavimento della cappella è completamente ricoperto di lapidi e dà un’idea di come si presentasse la pavimentazione della Chiesa di San Pietro fino al XIX secolo.
Visita alla Chiesa di San Pietro: informazioni utili
- Lunedì – Domenica 10.00 – 18.00
- Biglietti:
Ingresso gratuito
Per info più dettagliate, vi consiglio di consultare il sito della Chiesa di Svezia
Gamla Staden
Gamla Staden, la Città Vecchia, è il cuore della vita urbana di Malmö. Sui suoi lati, ad eccezione di quello che si affaccia sul Kungsparken, il parco entro il quale si trova il castello, è completamente circondata da canali.
Quest’area storica di Malmö a sua volta si divide in una zona medievale, che si sviluppa attorno alle piazze Stortorget e Lilla Torg, ed una nuova risultante dalla demolizione delle fortificazioni intorno alla Città Vecchia nel XIX secolo e dalle opere di riqualificazione e che si sviluppa intorno alle piazze Gustav Adolf Torg e Drottningtorget. Due anime diverse collegate fra di loro da Sodergäten, la via dello shopping.
Le due zone non potrebbero essere più diverse. Lastricata di ciottoli e puntellata dagli edifici storici più incantevoli di Malmö la prima, un mix di architettura del XIX e XX secolo la seconda. Per quanto ci siano edifici in stile rinascimentale persino carini la commistione con palazzoni grigi e squadrati è proprio un pugno in un occhio.
Apprezzo solitamente la riqualificazione dei quartieri anche in chiave moderna se in armonia con quanto circonda ma non è questo il caso. Se fossi in voi non mi concentrerei molto su questa zona.
Stortorget
Stortorget è la piazza più centrale di Malmö nonché quella con alcuni degli edifici più belli. La sua costruzione risale al 1538 circa quando la città, allora ancora sotto il dominio danese, vide fiorire massicciamente il commercio. A quei tempi infatti erano le piazze ad accogliere le bancarelle di mercanti, contadini ed artigiani.
Non solo la vita commerciale, ma anche quella politica si spostò a Stortorget.
Nel 1544 iniziò la costruzione del nuovo municipio. Lo trovate sul lato est della piazza. Un bell’edificio di due piani con una facciata in stile rinascimentale olandese che ha sostituito l’originale di epoca medievale. Le sue cantine con alte volte hanno mantenuto il loro aspetto originario e potete ammirarle se decidete di mangiare nel ristorante Rådhuskällaren ospitato nel seminterrato.
Al centro della piazza si trova l’imponente statua equestre del re Carlo X Gustavo di Svezia a cui si deve la conquista e la successiva unificazione all’Impero svedese di alcune ex province danesi.
A numero 8 di Stortorget si trova anche una delle farmacie più antiche di Svezia, l’Apoteket Lejonet risalente agli ultimi anni del XIX secolo.
Ad ospitarla un edificio in stile olandese con elementi di Art Nouveau e gotico. Entrate dentro a curiosare. Un salto in un’altra epoca val bene una scatola di aspirina. Al suo interno mobilio antico in legno con elementi liberty, ringhiere e lampadari in ferro battuto ed un secondo piano dove fanno bella mostra vasi da farmacia di altri tempi.
Lilla Torg
Tra le piazze di Gamla Staden la più deliziosa è Lilla Torg. Una piccola piazza, come rivela il suo stesso nome in svedese, che sembra avvolgere come un abbraccio per quanto è compatta. Completamente ricoperta di ciottoli, in parte circondata da case a graticcio ed in parte da edifici del XIX secolo, Lilla Torg è un assaggio di quello che incontreremo proseguendo verso ovest.
Un luogo che incarna perfettamente l’idea di socialità, incontro e scambio proprio di una piazza. Negozi di artigianato e cafè e ristoranti con dehor rendono Lilla Torg idealmente il cuore di Malmö. Se non fosse per l’insolito (ed assurdo) abatjour di un metro e ottanta circa che campeggia al suo centro sarebbe una piccola meraviglia.
Tra le case a graticcio di Lilla Torg spicca Hedmanska Gården, un complesso cortilizio risalente al 1596 circa che nel corso dei secoli si è arricchito di altri edifici dando vita ad una fattoria cittadina. È considerato un edificio di valore storico e culturale ed oggi ospita il Form Design Center, uno spazio aperto ed un luogo d’ispirazione per gli amanti dell’architettura e del design.
Gamla Väster
Continuando la passeggiata lungo il centro storico si giunge a Gamla Väster, in assoluto la parte più pittoresca della città. Gamla Staden ha degli edifici bellissimi, nulla da dire, ma qui si resta affascinati da quelle che oggi chiameremmo tiny houses.
Tra i colorati edifici storici spuntano qua e là graziose casette tradizionali. Piccole piccole, che non ci si crederebbe quasi possano essere abitate.
Gamla Väster era il quartiere degli artigiani. È stato questo a salvarlo dal piano di riqualificazione e quindi a preservarlo.
Oggi i suoi abitanti sono cambiati. È un quartiere abitato da famiglie agiate.
Con le sue strade lastricate di ciottoli con colorati cottage incorniciati da fiori e poi le gallerie d’arte ed i boutique hotel questa zona ad ovest di Lilla Torg ha mantenuto tutto il fascino e l’atmosfera del passato.
Le strade con le case più carine sono Jakob Nilsgatan e Jöns Filsgatan. Per quanto Gamla Väster sia tra le zone più belle della città non è ancora invasa da orde di turisti. Potete godervi la vostra passeggiata per ammirare gli edifici storici nella più assoluta tranquillità.
Cosa vedere a Malmö
Il Disgusting Food Museum
Il Museo del Cibo Disgustoso è il museo più insolito che io abbia mai visitato. Ci siamo andati con l’idea di scoprire un po’ di cibi disgustosi e ne siamo usciti con la consapevolezza che alla fine il disgusto è un fatto puramente culturale e contestuale.
Perché aprire un museo simile vi domanderete? Lo scopo di chi l’ha ideato è più che nobile. Spingere il visitatore a sfidare le proprie convinzioni su cosa è commestibile e soprattutto considerare fonti diverse di proteine in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Il benvenuto nel museo non è promettente. Il biglietto infatti è una busta di carta per vomitare. Una lavagna nera porta il conto di quanti a fine giro danno di stomaco. Se volete sapere se sono tra questi vi deluderò, anche se sono stata 2 volte a tanto così.
Il percorso tra bevande e cibi disgustosi in alcuni casi a volte ti coglie di sorpresa perché alcuni appartengono alle nostre abitudini alimentari, come il Fernet Branca o il Rochefort. Per altri invece scatta l’orrido, come lo scoiattolo impagliato che contiene una bottiglia di birra. In altri casi, nonostante tutta la buona volontà, scatta il disgusto come di fronte al vino di feci di bambino. Ho incontrato anche una vecchia conoscenza: lo stinky tofu che ha reso memorabile un mio viaggio in Cina.
La parte più interessante del museo però è quella finale dove i visitatori sono invitati a provare una carrellata di cibi e bevande disgustose per sfidare i propri pregiudizi. Personalmente ho avuto il coraggio di provarne solo alcuni. Mi sono spinta fino ad un baco da seta che mi ha portato a tanto così dal finire sulla lavagnetta e che mi ha dato la conferma che insetti ed affini non fanno per me. Sarà pure un fatto culturale il pregiudizio ma il mio stomaco ha deciso così.
Compagno invece stoicamente ha testato tutte le prelibatezze, per usare un eufemismo, senza trovarne nemmeno una rivoltante e diventando il mito indiscusso degli addetti del museo, tra l’altro interessatissimi visto che tra i cibi esposti ci sono due famosi formaggi sardi, il casu marzu (ricreato con normali bigattini invece delle larve della mosca casearia) e su callu ‘e crabittu.
Visita al Museo del Cibo disgustoso: informazioni utili
- Orari
Mercoledì – Domenica 11:00 – 17:00
Lunedì e martedì chiuso
- Biglietti
Adulti: 195 kr
Student/Senior: 160 kr
Bambini 6-15 anni: 65 kr
Bambini sotto i 6 anni: 2 ingressi gratuiti per ogni accompagnatore
Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito ufficiale del Museo del Cibo Disgustoso
Il faro interno di Malmö
Poco lontano dalla stazione si trova il vecchio faro di Malmö risalente al 1878. Non è più in uso da alcuni decenni e la sua lanterna ormai è spenta ma una luce punta verso la città. Non è uno di quei fari solitari sulle scogliere o lungo i moli. Anzi fa un certo effetto vederlo circondato da moderni palazzi. Con la sua livrea bianco rossa e la sua forma ottagonale resta comunque un affascinante guardiano del mare agli occhi degli amanti dei fari come me.
L’isola di Universitetsholmen
Il vecchio faro si trova sull’ultimo lembo di terra di Universitetsholmen, una piccola isola artificiale delimitata da banchine e canali. Un’area che mi viene di definire un contenitore culturale. E questo non solo per la presenza dell’università che ha dato il nome all’isolotto.
Sull’Universitetsholmen si trova Malmö Live, un complesso di edifici che ospita uno spazio per concerti ed eventi, un centro congressi ed un hotel.
La struttura, per quanto sia formata da edifici cubici di diverse grandezze, è stata concepita come un’opera unica. Quasi si tratti di una scultura.
Le ceramiche rosse, gialle e bianche che ricoprono il Malmö Live assumono tonalità sempre nuove a seconda delle stagioni e della luce. Lo spazio del piano terra è stato concepito come un luogo da vivere, aperto in tutte le direzioni. La lobby infatti è un passaggio accessibile a tutti coloro che attraversano l’isolato.
Sul lato opposto del Malmö Live si trova la World Maritime University, un’università specializzata in campo marittimo. Anche qui, come in tutta Universitetsholmen, il design moderno cerca nuove forme di comunicazione con gli edifici storici. E lo fa decisamente meglio rispetto a quanto visto in piazza Gustav Adolf Torg.
Tornhuset, l’edificio principale risalente ai primi del Novecento ed un tempo sede dell’amministrazione portuale, è stato ampliato con una struttura in vetro ed alluminio dalle linee angolari che sporgono verso l’esterno.
Malmö Saluhall
Per gli amanti del buon cibo il Malmö Saluhall è una tappa obbligata. Siamo sempre ad Universitetsholmen ed ancora una volta assistiamo ad un linguaggio architettonico che sposa il vecchio col nuovo. Questo mercato coperto infatti è un vecchio magazzino in mattoni del XIX secolo ristrutturato in un’ottica moderna con pannelli in acciaio che lentamente si sono colorati delle tonalità intense del marrone ruggine.
Vetro, legno ed acciaio fanno da padroni nel Saluhall creando un ambiente dal design industriale in cui sono ospitati ristoranti e negozi alimentari. Non aspettatevi un mercato gigantesco tuttavia.
Saranno una ventina le attività al suo interno.
Che sia per acquistare prodotti locali e delicatessen internazionali o per soddisfare le papille gustative in uno degli stand gastronomici immersi in un’atmosfera vibrante e giovanile, il Malmö Saluhall val bene una passeggiata fino ad Universitetsholmen se siete amanti dei templi della gastronomia.
- Orari
Lunedì – Giovedì 11:00 – 20:00
Venerdì 11:00 – 21.00
Sabato e Domenica 11:00 – 17.00
Turning Torso
Tra le attrattive più famose di Malmö non può mancare Turning Torso, il grattacielo progettato da Calatrava.
Con i suoi 190 metri di altezza è l’edificio residenziale più alto di Svezia, se non addirittura dell’intera penisola scandinava. Si trova a Västra Hamnen, il modernissimo quartiere nella parte nord ovest di Malmö oggetto tra il 2001 ed il 2005 di un’imponente opera di riqualificazione.
Questo grattacielo di 54 piani si ispira al Twisting Torso, una scultura dello stesso Calatrava raffigurante il torso di un uomo attorcigliato su sé stesso.
I nove pentagoni sovrapposti, ognuno dei quali contenente 5 piani, grazie alla crescente angolazione creano una torsione di 90°gradi salendo verso l’alto. I primi due pentagoni ospitano uffici mentre i restanti sette lussuosi appartamenti. Il Turning Torso non è solo un’incredibile opera innovativa bensì anche un esempio di architettura sostenibile. Tutto l’edificio è alimentato da energia rinnovabile.
Cosa vedere a Malmö
L’Ippodromo
L’Ippodromo di Malmö non è ciò che il nome farebbe supporre. L’Hipp non è un vero ippodromo infatti ma uno dei tre palcoscenici del Teatro di Malmö. Lo trovate nella Kalendegatan al 12A.
A segnarne l’ingresso è un passaggio a forma di ferro di cavallo con le teste di un destriero e di un leone sulla facciata e due scimmiette dallo sguardo poco rassicurante a guardia sui lati.
Nato come un luogo per spettacoli circensi nel 1898, fu trasformato in teatro nel 1922 e poi addirittura in chiesa per quasi quarant’anni. A metà degli anni ’90 è tornato ad essere un teatro. Attualmente è in fase di restauro. Ma passare di qui solo per ammirare la facciata a forma di ferro di cavallo merita una piccola deviazione dal vostro percorso. E poi è a soli due passi da Stortorget.
Street Art
A Malmö gli amanti della street art trovano pane per i loro denti. La città negli ultimi anni ha visto cambiare il suo volto grazie ad un progetto promosso dall’organizzazione no profit ArtScape il cui intento è quello di modificare la percezione dell’arte urbana, ovvero trasformare ciò che per anni è stato interpretato come vandalismo in una nuova espressione d’arte.
È nel 2014 con l’ArtScape Festival, il primo festival svedese di street art, che Malmö ha cominciato a trasformare aree urbane da riqualificare in enormi tele da dipingere. Il successo del festival lo ha portato a trasformarsi in un evento itinerante che ogni anno tocca una diversa città svedese e che richiama un numero sempre maggiore di artisti internazionali.
Cosa fare a Malmö
Godersi un momento di pausa alla svedese.
Un giro di parole per descrivere la Fika, uno dei rituali sociali svedesi più importanti, ovvero quello di prendersi una pausa a metà mattina o a metà pomeriggio per rilassarsi e chiacchierare davanti ad un caffè (o qualsiasi altra bevanda calda) gustando magari un dolce alla cannella.
Trovare del tempo nel corso della giornata per godersi questo momento è importante nella vita degli svedesi. Un rito talmente istituzionalizzato da essere presente persino in molte aziende.
La pausa caffè sull’ambiente di lavoro infatti non è solo un modo per ricaricare le batterie ma anche per mantenere cordiali i rapporti con i colleghi ed al tempo stesso migliorare la produttività aziendale.
Anche io ho voluto sposare questo rito svedese. Quale momento migliore per farlo se non dopo l’uscita dal Disgusting Food Museum? Credetemi, se non vi siete sottratti alla carrellata di assaggi, rifarvi la bocca sarà essenziale. Allora perché non concedersi un momento Fika?
Provare la liquirizia salata
Prima di mettere piede a Malmö mi era totalmente sconosciuta la passione degli svedesi per la liquirizia. Pare che ne consumino 2 kg all’anno a testa. Cercavamo praline di cioccolato da portare a casa come ricordo e non abbiamo trovato altro che liquirizia. Ricoperta di cioccolato e cremoso ai frutti di bosco ma anche di caramello salato o granelli di sale. Un’incredibile varietà di combinazioni di sapori insoliti. Insomma a Malmö non ho trovato cioccolatini ma ho scoperto che nei Paesi Nordici vanno matti per la liquirizia salata, la Saltlakrits.
Io non amo la liquirizia in qualsiasi sua forma ma, per coloro che non sanno resistere a questa radice, Malmö è indubbiamente il paradiso. Non potete nemmeno immaginare quante varietà siano disponibili.
Noi ci siamo fermati a Lakrits Roten in Förstadsgatan. Pensate, un intero negozio dedicato alla liquirizia in tutti i suoi possibili utilizzi.
Cosa vedere a Malmö
O meglio cos’altro avrei voluto vedere a Malmö. Il tempo è spesso tiranno ed a volte tocca fare delle scelte.
Tre sono i luoghi a cui ho dovuto rinunciare durante la mia visita ma che ritengo dobbiate includere nel vostro viaggio.
Il Malmöhus Slott, ovvero la fortezza di Malmö, uno dei più antichi castelli rinascimentali della Scandinavia. Durante il regno danese il castello di Malmö veniva utilizzato spesso come residenza dai reali di passaggio da Malmö. Tuttavia sotto la corona svedese perse di importanza e nel XIX secolo fu trasformato in prigione.
Una parte delle sue gallerie è dedicata alla storia naturale, le altre invece ospitano mostre fotografiche e di arte contemporanea nordica.
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Poco lontano dal Malmöhus si trova Fiskehoddorna, il mercato del pesce di Malmö. A renderlo particolarmente caratteristico sono le colorate capanne in legno dei pescatori che oggi sono preservate come monumenti culturali.
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Gli amanti dell’architettura non possono non rimanere a bocca aperta entrando nella biblioteca comunale di Malmö, uno di quei luoghi che mettono gli esseri umani in connessione con la natura. Le grandi vetrate si aprono su di un meraviglioso parco e la luce e le sue varie declinazioni stagionali finiscono per essere l’elemento dominante.
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Come arrivare a Malmö
Il treno è indubbiamente il mezzo più veloce per raggiungere Malmö da Copenhagen.
I treni regionali partono da København H, la stazione centrale di Copenhagen, ogni 20 minuti circa ed in 40 minuti vi portano nella città svedese. Il costo del biglietto a tratta è di circa 13 euro.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, tra Danimarca e Svezia si effettua il controllo passaporti. In prossimità dell’arrivo in Svezia il treno si ferma per alcuni minuti per lasciare salire la polizia di frontiera. Siate certi di avere il vostro passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio con voi.
Se siete in possesso della Copenhagen Card non dimenticate che il tragitto sarà gratuito fino all’aeroporto Copehnagen – Kastrup.
Un altro modo di raggiungere Malmö dalla capitale danese è l’autobus. La tratta è coperta da Flixibus che in un’ora circa vi conduce a destinazione. Il prezzo del biglietto a tratta parte da 11 euro.
Il disguting museum è davvero qualcosa di eccezionale. 🤣 Malmo sembra davvero una bellissima città. E l’hai raccontata meravigliosamente. Tra l’altro è salita alla ribalta per essere la città di Ibrahimovic e se ci vado andrò di sicuro a vedere il campetto a lui dedicato.
Sai che di Ibrahimovic ho scoperto solo dopo? 😀
Il Disgusting Food Museum, giuro, mi ha fatto sbellicare dal ridere durante la fase degli assaggi. Non mi sono mai divertita così in un museo!
Malmö mi è piaciuta un sacco. Poi si può girare interamente a piedi. Mi ha sorpresa
Adoro l’architettura dei paesi nordici; prospetti e colori pastello unici. La sostenibilità ambientale non fa per me; non è che possiamo partecipare a tutte le battaglie, no? Non è un fatto culturale, ma solo semplice gusto. Il vino deve essere vino, la carne carne. Durante le scorribande in giro per il mondo ho provato cibo alternativo, talune pure apprezzato. Ma resto delle mie convinzioni culinarie. Bellissimo il biglietto per l’ingresso al museo. PS complimenti per le foto, sono tutte splendide
Grazie mille 🙂
Fausto, sono d’accordo con te. Penso che l’integralismo ambientale finisca per danneggiare la causa. Cerco di avere comportamenti più green e penso di dare il mio contributo ma un insetto non potrà sostituire la mia alimentazione. Certo non mi mangio una bistecca tutti i giorni!
Anche io adoro i colori e l’architettura dei Paesi nordici. Sanno essere moderni senza perdere di vista l’ambiente circostante.
Proprio due cuori e una capanna le tiny house, ma ci stanno dentro gli svedesi, notoriamente così alti e slanciati? Oppure per entrare si devono smontare come i mobili del famoso colosso? 😛 L’assenza di orde di turisti… che bello… però di contro io mi sentirei una ladra a fotografare queste casette così belle e intime. Ma veniamo al Museo: la busta di carta per vomitare è troppo TOP e sulla lavagna dei buoni e dei cattivi hahahahah sono morta! 😀 Dimmi, George è finito nella hall of fame del museo, vero?
Non sono un’estimatrice dell’architettura di design, tuttavia quegli edifici li trovo belli e anche ben integrati col paesaggio, non stonano con il lato pittoresco. Ma questo trovo che funzioni solo in alcune zone d’Europa, non so perché, non è esterofilia, ma edifici del genere non ce li vedo da noi. E che spettacolo il portale del teatro, fa proprio “scena”! Sì, Malmo sta decisamente entrando in lista sebbene non l’avessi mai considerata tra le mie mete. Me l’hai fatta piacere tantissimo. e CREDIMI non c’entra niente il colpo di grazia con la collezione di kanelbulle. 😛 Però non è ancora il mio momento, mi sa che per tenere a bada la voglia Svezia mi tocca un giro consolatorio all’Ikea 😉
Mi associo ai complimenti di Fausto, bellissime le tue foto! 🙂
Grazie Daniela per i complimenti! <3
Ma davvero come fanno a starci dentro? Staranno tutto il tempo piegati?
George è diventato l'idolo degli addetti. Si sono anche scambiati i contatti perché George ha invitato chi si occupa del museo ad andare in Sardegna per scoprire altri cibi orribili 😀
Non amo nemmeno io il design moderno ma in alcuni contestati si integra bene. In altri no, come in Gustav Adolfs Torg.
Ahahah il colpo di grazia dei Kanenbulle! Me li sarei portata a casa. Ma perché ci piace così tanto mangiare?
Malmo è una città che mi ispira tantissimo, infatti da tempo ho in mente un viaggio tra Copenhagen e Malmö (e ora molto probabilmente vorrò passare più tempo in quest’ultima città).
Bellissima Lilla Torg, nonostante l’abat-jour gigante: chissà se è lì sempre o se sera solo una cosa provvisoria in occasione di qualche evento/mostra?
Per quanto riguarda il museo dei cibi disgustosi, nonostante la mia curiosità in fatto di cibo, penso che avrei utilizzato il sacchetto fornito all’ingresso, soprattutto al pensiero degli insetti che mi terrorizzano, figurati il pensiero di mangiarli 😂 Molto meglio una passeggiata tra i banchi del Saluhall o del mercato del pesce, dove non rischiano brutte sorprese!
L’abat-jour pare sia itinerante, almeno così ho letto. Peccato averlo beccato nella piazza più bella giusto quando ci sono stata io 😅
Giuro che se il mio compagno non mi avesse spronata gli insetti non gli avrei mai assaggiati.
Comunque Malmö è stata una bellissima sorpresa