Mannois, albergo diffuso a Orosei
Last Updated on 1 Agosto 2022 by Simona Viaggia Come Il Vento
In baroniese sos Mannois sono gli antenati. Parte dal nome il legame tra passato e presente del Mannois Albergo Diffuso a Orosei in Sardegna.
Mi immergo in questa realtà autentica e lontana dal folklore prefabbricato in un assolato pomeriggio di luglio.
Vicoletti impreziositi dai colori di bouganville e oleandri in fiore mi conducono alla reception del Mannois ospitata nell’edificio centrale.
Sono nel cuore medievale del borgo e tutto nella struttura me lo ricorda. L’entrata in Su Rosariu, la casa madre del XIX secolo con una corte interna in pietra naturale con le travi di ginepro a vista, mi regala subito la sensazione che il tempo si sia fermato.
Ad accogliermi alla reception e a prendersi cura di me durante il mio soggiorno a Orosei trovo Manuela, Clara e Barbara che dopo la normale prassi del check in mi spiegano come sono dislocati gli edifici del Mannois e i servizi di cui usufruirò.
Ne approfitto per saperne di più su quello che è stato il primo albergo diffuso ad essere aperto nella provincia di Nuoro.
Come nasce l’Albergo Diffuso Mannois
Il Mannois Albergo Diffuso nasce innanzitutto da un’idea di turismo diversa da quella che spesso interessa la Sardegna e si rivolge a quei viaggiatori che amano assaporare il territorio lentamente, scoprire le antiche tradizioni e vivere a contatto con la comunità.
Per questo motivo, invece di costruire una struttura ex novo, i proprietari hanno deciso di riportare in vita le vecchie case abbandonate del centro storico di Orosei e di dare un’impronta sostenibile al progetto. È nato così l’albergo diffuso con le camere, i loft e gli appartamenti distribuiti nelle belle viuzze medievali ma a breve distanza dalla reception di Su Rosariu nella cui corte si trova la sala della colazione.
Non tristi e anonimi corridoi ma vicoli in pietra che raccontano il borgo nel nome di un’accoglienza sostenibile che non altera l’identità del centro storico e che, anzi, ne valorizza il patrimonio architettonico.
A proposito di avi, mi ha colpito la storia da cui ha origine il nome dell’ albergo diffuso. Durante i lavori di ristrutturazione, in una delle antiche dimore, i proprietari del Mannois hanno ritrovato un quadro raffigurante un uomo dai tratti familiari e dallo sguardo intenso.
Nessuno a Orosei tuttavia era in grado di dire chi fosse, nemmeno gli anziani. Ma una cosa balzava agli occhi di tutti: la somiglianza con il nonno dei proprietari. Eppure quella dimora non gli era mai appartenuta.
Dedicare il progetto di recupero e di valorizzazione del passato, non solo nella struttura ma anche negli intenti, ai mannois, agli avi è stato così il passo naturale.
Le stanze
Ad ospitare camere e appartamenti sono antiche dimore oroseine e caratteristiche case con corte interna che sono state ristrutturate nel segno del legame con il passato e del pieno rispetto della loro storia. Ecco così che troviamo le canne di fiume sul soffitto, come da tradizione, e la pietra naturale che d’estate mantiene freschi gli ambienti.
Ad adornare le stanze poi ci sono antichi suppellettili, molti dei quali originari di quelle stesse dimore, che raccontano la funzione passata di quel luogo.
La ristrutturazione si è mossa così, con un continuo richiamo al passato, agli avi, alle tradizioni ma in cui non manca lo sguardo al presente e al comfort. E tutto all’insegna dell’autenticità.
La mia suite, una camera di due ambienti, si trova proprio in Su Rosariu, l’antica casa madre. Il sole del pomeriggio filtra nelle stanze dai toni pastello regalandomi una sensazione di calore e di serenità. Mi sento immediatamente a casa. Non è una sensazione consueta quando si soggiorna in un hotel.
Le volte e il soffitti in pietra naturale rossa segnano il legame con il passato. Il pavimento in legno mi fa subito venir voglia di camminare scalza.
C’è cura del particolare, tradizione sarda senza esagerazioni folkloristiche, elementi che rimandano al passato ma al tempo stesso dettagli che ne fanno un ambiente moderno.
A rendere la mia suite ancora più speciale ci ha pensato l’enorme terrazza con uno splendido panorama sulla facciata barocca dell’oratorio del Rosario. Sorseggiare un calice di vino sotto le stelle, per di più con una vista così esclusiva, è stata la perfetta conclusione di una serata speciale.
La corte interna
Se c’è un luogo che ho amato particolarmente del Mannois Albergo Diffuso è stata la corte interna dell’antica Su Rosariu. Non capita tutti i giorni di poter fare colazione in un contesto così intimo e poetico. Mi ha fatto cominciare la giornata di ottimo umore.
La colazione
La colazione al Mannois riserva molte sorprese. La prima è che soddisfa tutti per la varietà di prodotti che va dal dolce al salato. Dell’allestimento se ne occupa Anna, che è la regina delle colazioni. È dalle sue sapienti mani che nascono i dolci che deliziano le papille gustative degli ospiti.
L’angolo delle torte è una vera e propria tentazione per i golosi! Ho avuto anche modo di provare i pistoccus, i famosi savoiardi sardi.
Ma sono un must anche le deliziose e profumate marmellate artigianali che formano un connubio perfetto con i fragranti croissant e il pane artigianale.
Il legame con il territorio è un elemento costante del Mannois Albergo Diffuso e si percepisce anche nei prodotti che si gustano a colazione. Tutto qui ha le radici in Sardegna. Non so descrivervi la bontà della ricotta fresca che ho gustato con miele sardo raccolto dal favo e dei formaggi.
Per non parlare della ricercata la selezione di salumi.
La cura del dettaglio nell’allestimento e la ricerca della materia prima fanno davvero la differenza.
Risto Winery S’Incontru
Il cortile interno con le luci della sera mi ha regalato nuove suggestioni. La corte, a partire dalle 19, diventa l’incantevole cornice del risto-winery con cucina a vista. Pochi tavoli per 2-3 commensali, luci soffuse e il cielo stellato per tetto, insomma uno dei luoghi più belli di Orosei in cui regalarsi una serata speciale.
In un’atmosfera raccolta e romantica a S’incontru si possono assaporare i deliziosi piatti preparati dallo chef Angelo accompagnati da un’attenta selezione di vini.
A consigliarmi il vino e a raccontarmi i piatti, pochi ma con ingredienti ricercati e del territorio, ci pensa invece il bravissimo Alberto.
Antica Locanda Sa Turre
Tra le suggestive viuzze del borgo, a pochi passi dalla reception, si trova un’altra delle dimore storiche dell’albergo diffuso. Siamo a Sa Turre che, oltre ad accogliere gli ospiti con le sue camere, ospita all’ultimo piano l’Antica Locanda Sa Turre. Per prima cosa lasciatemi parlare della vista.
Dalla sua terrazza panoramica si abbraccia con lo sguardo Orosei e il Monte Tuttavista.
Non ho avuto l’opportunità di godermi la locanda al tramonto ma non credo possiate trovare luogo più adatto per ammirare Orosei dall’alto nella golden hour.
In scena vanno i piatti della tradizione con le ricette di origine contadine che sono portate avanti di generazione in generazione. Perché il legame col passato, che il Mannois ha fatto suo, passa anche per i piatti. La tradizione con una pennellata di creatività dello chef è esaltata dalla materia prima tanto nei piatti di terra che di mare.
Blue Experience
L’elisir di lunga vita si trova nell’entroterra nuorese e in Ogliastra. È in queste zone che si concentra infatti il maggior numero di centenari e over 90 al mondo.
Negli anni ’90 alcuni studiosi hanno cominciato a osservare che in alcune aree della Sardegna il numero dei centenari, indipendentemente dal sesso, era elevatissimo.
Il patrimonio genetico era uno dei motivi, ma non l’unico. E qui entra in scena Dan Buettner, un giornalista del National Geographic, che con le sue ricerche definisce delle zone blu (così chiamate perché circolettate di blu sulla mappa una volta identificate) contraddistinte da una popolazione dalla vita incredibilmente lunga.
La Barbagia di Ollolai e l’Ogliastra sono tra queste. Se non è il solo DNA ha influenzare la longevità, quali sono gli altri fattori?
Semplice: l’alimentazione sana, lo stile di vita, i legami familiari.
Orosei con l’Ogliastra condivide il golfo e il patrimonio culturale e anche l’elevato numero di centenari.
Make Pasta, Live Longer!
Il progetto del Mannois come albergo diffuso passa anche dal desiderio di coinvolgere il viaggiatore e di avvicinarlo alle tradizioni. Perché non rendere gli ospiti partecipi del segreto della longevità sarda? Come? Facendogli mettere le mani in farina e semola e nella condivisione del cibo in allegria.
Nasce così l’esperienza Make Pasta, Live Longer.
Un laboratorio per imparare a fare la pasta fresca e per saperne di più sulla Blue Zone.
A supervisionare noi partecipanti con le mani in pasta, armati solo di mattarello e grembiule, c’è l’energica Nonna Maria, maestra indiscussa dei maccarones de punzu.
In un’atmosfera conviviale e allegra impariamo a fare la pasta, a lavorarla fino alla parte più divertente in cui creiamo i maccarones.
Durante il laboratorio, a parlarci invece del concetto di Blue Zone e dello stile di vita e del senso di comunità che anima questi luoghi è la bravissima Barbara, che per anni si è interessata di questo tema, scrivendone anche su L’Unione Sarda.
Dopo le mani in pasta, arriva il momento della condivisione a tavola. Si ride e si scherza assieme mangiando maccarones, pane carasau e formaggio, accompagnati dal vino locale. Nel sorriso, nel cibo sano della tradizione, nella relazione con l’altro abbiamo carpito un pizzico del segreto della longevità dei sardi.
Mannois Beach Club
Dai vicoli del borgo alle limpide acque della Marina di Orosei, il relax al Mannois Albergo Diffuso passa anche dal suo Beach Club, una spiaggia attrezzata con ombrelloni e lettini, facilmente raggiungibile in bici tramite una pista ciclabile. Non dovrete impazzire così cercando parcheggio.
A disposizione degli ospiti del Beach Club c’è un campo di beach volley, il wi-fy gratuito, pedalò e canoe, un’area attrezzata per i bimbi oltre che un servizio di life guard.
La spiaggia non è sovraffollata e lo spazio tra un ombrellone e l’altro è tale da potersi godere la giornata al mare in assoluto relax.
E se la fame o la sete dovessero farsi sentire fate come me, fate un salto al chiosco bar ombreggiato del Beach Club 😉
Il soggiorno all’Albergo Diffuso Mannois è un altro pezzo di Sardegna che mi resta nel cuore. Non sono stata ospite di un albergo, ma parte di una comunità che del recupero del passato e delle tradizioni ha fatto la propria filosofia e che puntando sulla sostenibilità si è aperta al futuro. E ho portato a casa anche il segreto della longevità sarda 🙂
Mannois Albergo Diffuso
Via La Marmora 4
Orosei (NU)
Info: +39 0784 991040
Prenotazioni: booking@mannois.it
Articolo scritto in collaborazione con Mannois Albergo Diffuso
Woooow.!!! Woooow.!!! Woooow.!!!
Dopo aver letto il tuo articolo e aver visto le foto a corredo dobbiamo ammettere che abbiamo proprio percepito l’atmosfera che tu hai sintetizzato in questa frase: “Non sono stata ospite di un albergo, ma parte di una comunità”!
Non abbiamo mai provato l’esperienza di soggiornare presso un albergo diffuso, ma questo potrebbe essere il luogo ideale per provarla!
Il Risto Winery S’Incontru, l’Antica Locanda Sa Turre, il Mannois Beach Club sono delle splendide location dove provare la cucina locale e regalarsi un momento di relax!
Grazie mille Simona per queste ottime informazioni!
Sono contenta di aver trasmesso anche a voi la sensazione provata! Anche per me quella dell’albergo diffuso è stata un’esperienza nuova. E sentirmi parte di una famiglia invece che semplice ospite ha fatto la differenza. Sapete quanto ami scoprire il lato più autentico della Sardegna! E Nonna Maria patrimonio dell’umanità!
Fantastico! Fa proprio venir voglia di fare le valige e andare subito lí.
Che posto straordinario.!
Grazie per la segnalazione.
Assolutamente una zona fantastica della Sardegna e sentirsi parte di una famiglia anche fuori casa rende il viaggio speciale!
Devi andarci! 😘
Quanto tempo occorre per tirare un maccheroncino di pasta fresca? Giusto quello che serve per essere felice e capire almeno uno dei segreti delle zone blu.
Uno di quei posti, cara Simona, che amerei senz’altro e che potrebbe ispirare un viaggio nella tua Sardegna. Perché è questo il senso dei posti che raccontiamo: trasmettono emozione. Passione vera.
Sì Benedetta, hai colto nel segno. Il tempo di essere felici, di ridere con degli sconosciuti. La felicità nelle piccole cose che si trasforma in emozioni da condividere.
Grazie come sempre per le belle parole ❤️❤️❤️
Il titolo esatto di questo post avrebbe dovuto essere “Come essere felici in Sardegna in 48 ore” 😀 A giudicare dagli scorci e dall’animo dei suoi abitanti, Orosei è un concentrato di umani “speciali” nonché di umanità vera e propria! Un piccolo scrigno prezioso insomma. Mi ha incuriosita moltissimo la storia del ritratto, la sua scoperta e la somiglianza con nonno del proprietario… mamma mia da film 😀 Ma poi mi piace come lo stesso posto sia capace di “cambiare l’abito” a seconda del momento, mi riferisco al cortile che da vivace angolo colazione si trasforma in uno stiloso vicoletto per le degustazioni. E la vista con facciata sul barocco è davvero uno spettacolo. Altro pezzo da 90 è la locanda sulla terrazza… ma con quale cuore hai mangiato le creature a cui hai dato vita? 😛 Simona hai descritto un’esperienza che vorrei tanto replicare, segno l’albergo e segno tutti i riferimenti perché vorrei anch’io poter campare cento anni (per un giorno) 😉
Io in Sardegna sarei felice 365 giorni all’anno, ma questo già lo sai. Orosei è un “grande centro” rispetto ad altri paesi sardi ma il borgo medievale è davvero un mondo a sé!
Io quel cortile l’ho amato subito, sono un’inguaribile romantica io. Che ridere le creaturine!
Maccarones m’avete provacato e io vi distruggo 😀
Oh questo segreto della longevità sarda dobbiamo farlo nostro, accompagnato anche da tutto il contorno.
Grazie per aver letto :*
Grazie a te! E complimenti per questa bella collaborazione! 😀
😘